L'opera

Nel cuore di una Napoli divisa tra problemi insolubili e voglia di tirare avanti, trovano spazio le vivaci figure di Peppe e Pasquale, giovani toccati da destini decisamente diversi e protagonisti di questa intelligente e divertente opera.

Quasi rappresentassero le due facce di un’unica medaglia, i due amici sembrano incarnare insieme gli aspetti più rilevanti della città nella quale sono nati: la povertà e l’espediente per vivere alla giornata, da un lato, e la cultura unita alle capacità oratorie, dall’altro. Peppe e Pasquale sono, in sintesi, un po’ il simbolo della grande miseria e della profonda nobiltà di Napoli.

Uniti da un’amicizia forse improbabile in qualsiasi altro luogo al mondo, i due si lanciano nella bizzarra impresa di regalare a Peppe un futuro migliore mediante l’assunzione nel cosiddetto “Sistema”, vale a dire nella Camorra.

Fa sorridere sin da subito l’entusiasmo con il quale Peppe prende la sua decisione di imprimere una svolta alla sua esistenza entrando a far parte della criminalità organizzata, ma fa anche riflettere a fondo sul modo in cui è percepita una simile realtà dai giovani napoletani: la Camorra, per alcuni di loro, è un’occasione, rappresenta la possibilità di migliorare la propria vita e riscattarsi da una povertà apparentemente senza via d’uscita. Senza rivolgere neanche un pensiero all’illegalità e agli effetti negativi, Peppe è convinto che vendere droga sia un’attività come tante altre, solo più lucrosa.

A dar fondamento ai ragionamenti che egli fa con sconcertante ingenuità ci pensa Pasquale; decisamente più portato all’argomentazione rispetto all’amico, il giovane studente di Giurisprudenza ha il carisma e le capacità per mettere in moto gli ingranaggi della mente. In uno dei momenti di maggiore serietà del libro, egli fa notare come la Camorra, per Napoli, costituisca solo una parte dei problemi: il Sistema, si potrebbe dire, è ben più esteso e complesso, coinvolge lo Stato e l’economia, i politici come gli uomini della strada.

La potenza dei discorsi di Pasquale non tarda a mettere in allarme proprio gli affiliati di qual Sistema del quale Peppe tanto desiderava entrare a far parte, dimostrando che il vero pericolo, per ogni forma di criminalità, è la riflessione: un uomo ridestato dal suo torpore mentale è un uomo libero, e la coscienza di un uomo libero non si mette a tacere tanto facilmente.